Prendendo spunto dall’innovativo laboratorio di progettazione urbana alla Facoltà di Architettura, il primo importante lavoro del Laboratorio si concretizza in una esperienza pilota realizzata nella allora zona 17 di Milano. In questa occasione si sono poste la basi per la definizione di uno strumento di valutazione della sicurezza dei luoghi, un metodo basato su indicatori che, sommato alle informazioni fornite dagli altri approcci alla sicurezza, consente di delineare un quadro significativamente preciso della sicurezza reale, potenziale e percepita dei luoghi.
Il tutto sia per orientare gli interventi sul tessuto urbano esistente, sia per valutare, anche in termini sicurezza, i progetti di riuso o di nuovi insediamenti.
Nel corso di oltre vent’anni di attività il laboratorio ha incrementato le sue attività spaziando tra ricerca e azione occupandosi di numerosi temi e soggetti, tra i quali:
• Sviluppo storico e teorico della prevenzione situazionale del crimine;
• Indicatori di propensione degli spazi urbani alla sicurezza e relative tecniche di rappresentazione;
• Criteri e linee guida per la sicurezza nella pianificazione, nell’urban design e nell’architettura;
• Criteri per gli standard europei di prevenzione del crimine nella pianificazione urbana;
• Studi comparati di politiche di sicurezza urbana in Europa;
• Valutazione della sicurezza in settori urbani delle periferie urbane;
• Valutazione della sicurezza di nuovi quartieri residenziali;
• Sicurezza di spazi pubblici, vie, viali, piazze e parchi in diverse città italiane;
• Problematiche di sicurezza di città di medie dimensioni;
• Valutazione della sicurezza di progetti di grandi insediamenti commerciali;
• Sicurezza in prossimità e nelle stazioni ferroviarie;
• Recupero aree residenziali a basso reddito problematiche;
• Recupero di centri storici in via di degrado;
• Linee guida per la sicurezza per nuovi insediamenti residenziali;
• Problemi di sicurezza legati all’immigrazione in città di grandi e medie dimensioni.
L’impostazione del Laboratorio, nato in ambito accademico ma legato a doppio filo al mondo professionale, ha permesso di affiancare attività più squisitamente di ricerca e didattica ad esperienze di tipo operativo, con la partecipazione a progetti sia in veste di consulenti di enti pubblici sia al servizio di committenti privati. Molto importante anche l’opera di formazione diretta ad una ampia gamma di soggetti, dalle polizie locali ai security manager di grandi aziende, ai tecnici comunali.
Parallelamente il LabQUS è stato promotore e attore di numerosi progetti internazionali volti a strutturare la disciplina e a costruire reti di relazioni con gli altri protagonisti del settore. In particolare, con la partecipazione al comitato che ha redatto le norme tecniche di prevenzione ambientale del crimine – recepite come rapporto tecnico dagli enti di unificazione comunitari – e la successiva realizzazione del manuale applicativo di tali norme, primo strumento realizzato dall’Unione Europea per guidare lo sviluppo e la gestione del territorio in ottica di sicurezza.
LabQUS lavora per l’obiettivo di realizzare città sostenibili dal punto di vista della sicurezza; per fare questo, per accertarsi che l’aspetto della sicurezza non venga trascurato nella progettazione degli spazi che frequentiamo e viviamo, il Laboratorio agisce con il duplice obiettivo di promuovere lo sviluppo della disciplina di cui è stato pilastro fondatore - affinandone gli strumenti operativi e mantenendoli aggiornati al passo con le dinamiche esigenze delle nostre città – e di far sì che criteri di sicurezza vengano adottati nella progettazione e gestione degli spazi urbani in cui viviamo.
Per fare ciò da sempre LabQUS opera in tre distinti ambiti di lavoro che, intrecciandosi e completandosi a vicenda, costituiscono i tasselli fondamentali per lo sviluppo e la diffusione della disciplina.